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Tante cose mi vengono in mente pensando a questa città meravigliosa. La prima tra tutte è questa:
Holly, la protagonista del film, nel suo perfetto vestito di Givenchy, diceva che quando aveva le paturnie le bastava andare da Tiffany e tutto passava. Perchè "in un posto del genere non può accaderti niente di brutto" (A parte esaurire la carta di credito in pochi minuti).
Il film è stato tratto dal romanzo di Truman Capote. A proposito di questo autore, se non lo avete ancora letto e cercate un libro che vi prenderà in modo travolgente e richiederà di essere letto in pochissimo tempo, vi consiglio questo:
Anche se avrò poco tempo e girerò per la città con la mia bimba sballata dal fuso orario, tornerò sicuramente al Guggenheim uno dei più grandi capolavori dell'architettura contemporanea. E mi farò avvolgere dalla starordinaria spirale della galleria espositiva.
Visto che questa sera sono in vena di consigliare libri e visto che Frank Lloyd Wright è colui che ha progettato il Guggenheim di New York, una bellissima storia d'amore finita in tragedia tra l'architetto delle Prairie Houses (Wright) e Mama Cheney viene scritta alla perfezione (dopo anni di raccolta di documentazione , lettere, articoli di giornale a riguardo) da Nancy Horan in questo libro:
E poi, credete che mi farò mancare una visita qui??