lunedì 25 luglio 2011

Nothingness

Sono stati dei fine settimana di luglio all'insegna della fuga dalla città. Destinazione: il nulla. 
Un paesino dove si vive ancora "per sentito dire", dove magari trovi anche un router in qualche angolo di bar, rigorosamente spento. Dove se vai dal giornalaio a chiedere "Vogue", ti allungano quello di due mesi prima  - e visto che questo posto non vende solo giornali, compro anche un pò di basilico - ... avete presente?
E allora fine della piega ai capelli,  fine delle unghie curate (camminare sugli scogli ha reso facile questa fine...), vita selvaggia per quei tre, brevissimi e sospirati giorni alla settimana.
In netta contro-tendenza con quello che detta moda quest'anno, non sono riuscita a mettere le zeppe. Niente da fare. Borse di paglia? Neanche. Non ce la faccio. Sempre infradito basse e la mia super borsa di tela nera...

Lo scorso sabato sono stata a trovare un caro amico, Michele Martinelli, ex chef della regina Ranja di Giordania che ha aperto un anno fa la sua locanda a Nibbiaia, paesino che si affaccia sull'altro paesino, quello del nulla. Se siete in zona e siete anche dei veri gourmet, ve lo consiglio spassionatamente. 

Stare seduti sui gradini della locanda a sorseggiare vino bianco e godersi il silenzio intorno è stato notevole. Al diavolo la Milano da bere. 

Abito lungo di cotone: Patrizia Pepe
Borsa di tela nera: Herve Chapelier
Flip flops: Tod's
Bracciali assortiti: qui














2 commenti:

  1. Nell'ipoteticoNULLAconsumistico
    ...
    loSTILE...
    nessunPERÓoMA
    ...
    clap clap
    極道

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  2. Tesoro, che meraviglia.
    Mi manchi!

    Titti

    http://dellaclasseedialtremusiche.blogspot.com/

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