lunedì 27 dicembre 2010

Furla: Futura tra le It-Bag?

La borsa Futura è stata lanciata a ottobre. La conoscete?
E' una rivisitazione delle famose borse Furla uscite negli anni '90, quelle con i profili traforati (ne ho avuta una nera se non ricordo male...)
La borsa doveva essere una delle It-Bag della stagione autunno/inverno. Così è stato secondo voi?
Io invece, con questi colori, la indosserei volentieri tra un paio di mesi...
La shopping bag in vitello stampa cocco costa 175 euro.
Il bauletto in vitello spazzolato costa 160 euro.

Allora, cosa ne pensate? La comprerete?


lunedì 13 dicembre 2010

Uscire dal tunnel si può



Le borse Louis Vuitton sono senz'altro belle, sempre eleganti, adatte a ogni occasione. I prezzi poi, rispetto a molte altre sono medi...hem..accettabili.
Però va detta una cosa. Non se ne può più di vedere in giro Speedy 30  e Neverfull vere e tarocche.
Una piccola lancia a favore della Neverfull la spezzerei in ogni caso. Quando studiavo, mi è mancata tanto una borsa così fashion (assendo io a tratti addicted), capiente e resistente al tempo stesso. E avendo sempre lavorato ai tempi dell'università forse me la sarei potuta permettere.
Montagne di libri, appunti, squadre e pennarelli stipati in uno zaino deprimente. ("Ma sei matta? Lo zaino della Dakine deprimente??? Non capisci una fava...")
Ma se dovessi comprarla adesso, la prenderei nella versione damier. Il monogramma LV ha davvero rotto.

Vogliamo prendere in considerazione qualche alternativa?
Voglio dire, in vista di Natale, San Valentino, compleanni o spese pazze, se state pensando a una borsa "bella e per sempre", oltre a Lv, c'è un mondo di meraviglie che vi aspetta!
Una di queste è la Falabella Bag di Stella McCartney.
(La ragazza è arrivata così in alto grazie al nome del padre, non c'è dubbio. Ma fino ad oggi ha dimostrato di meritarsi a pieno la sua posizione di stilista affermata).

La borsa è stata creata nel settembre 2009 e da allora ha spopolato e ha avuto un enorme successo. Perchè?
Intanto eccola:
Un mix di urban style ed eleganza, indossandola, non si rischia di apparire aspiranti cinquantenni...
C'è dell'altro, perfettamente adatta al giorno in un attimo diventa anche una borsa da sera:
Il materiale imita la pelle al tatto e alla vista, ma essendo la McCartney vegana e animalista, di fatto pelle non è.

Ecco, ho detto la mia. Anzi ancora manca un particolare: costa 650 euro.
Se credete sia troppo ditelo, cerco altro (ma che no sia LV!!!)


mercoledì 1 dicembre 2010

Ecco una dritta per quasi tutti


Una volta, per rimanere aggiornati sulle ultime tendenze della moda, si compravano le riviste in edicola.
Oggi, grazie al sopravvento delle fashion bloggers, non sarebbe più necessario. 
Io personalmente le riviste le compro ancora.  
Mi piace molto, a fine giornata, quando tutto sembra essere sistemato, sfogliarle e affrontare le questioni "leggère" della moda.
Poi naturalmente guardo anche i blog di queste "giornaliste improvvisate" alcune davvero brave e originali, altre un pò meno. 
I blog più famosi vengono utilizzati dalle società di e-commerce per sponsorizzarsi.
Le stesse blogger vengono pagate per indossare e consigliare alle lettrici/ai lettori i prodotti in vendita sui vari siti .  
La strategia funziona: le vendite on-line hanno un incremento sempre più alto.
Tra i vari siti spiccano sicuramente Net à Porter, Unique Way, LuisaViaRoma, Yoox eccetera. 
Quello che li accomuna sono i prezzi alti. Ho notato che i prodotti in vendita hanno prezzi più alti anche di centinaia di euro rispetto ai negozi reali. Poi bisogna aggiungere il costo della spedizione che spesso, essendo aziende di e-commerce fuori Italia, sono alti.
Qui viene il bello.
Esiste in Italia un club dedicato alla vendita privata di Luxury Brands con sconti fino al 70%:
Cioè è possibile acquistare prodotti di abbigliamento e accessori dei marchi del settore del lusso a prezzi molto convenienti. Vi consiglio di visitare il sito, i marchi sono Tods, Miu Miu, Gucci, Ralph Lauren e molti altri.
Per capire se questi prodotti così scontati sono validi e recenti,  ho mandato in perlustrazione la mia amica, "La Secca", per verificare la scelta e la qualità dei prodotti. 
La ragazza si è soffermata a lungo sulle scarpe di Miu Miu e lì, l'ho persa. Ma guardate il risultato! (E soprattutto guardate i prezzi sul sito!)


Nota bene: agli uomini annoiati da questo pezzo fashion, vorrei dire che all'interno di questo sito si possono acquistare anche viaggi e crociere, sempre a prezzi scontati.  

domenica 21 novembre 2010

Outback Team e poco altro

E' nato l'Outback Team!! Cosa fa? Non si capisce ancora... Il video che hanno prodotto a settembre per l'E-Vento di San Teodoro è notevole.
Nel filmato si possono vedere, oltre a tante belle figliole, atleti alle prese con  il S.U.P (Stand Up Paddle), sport nel quale si pagaia stando in piedi su una tavola da surf fuori misura.
Se avete voglia di intraprendere gli sport da tavola (non mangiare fino allo sfinimento, non il ping pong)
l'Outback Team è ciò che fa per voi.

Ecco il video:

http://www.youtube.com/watch?v=yoKIPrfRAcE

Ecco la sottoscritta alla prese con il S.U.P.

mercoledì 17 novembre 2010

Chanel da paura (@FiLo)

Fa più paura il logo di Chanel rivisitato da Frosty Jewellery http://frostyjwellery.blogspot.com/, o il segno di orticaria sul mio braccio destro?

Il famoso architetto Mies van der Rohe una volta disse: "God is in the details"...




domenica 14 novembre 2010

Peek-A-Boo e divagazioni

La Peek-a-Boo è una borsa bellissima, quasi oggetto dei miei desideri.
Tuttavia, cara Fendi, il  modello a piccolo punto non lo dovevi fare. 
Io adoro ricamare, e già per questo motivo spesso mi sento vecchia come mia nonna. 
Non posso neanche lontanamente pensare di andare in giro con una borsa del genere.

L'altro giorno, in studio, ho visto un catalogo di wc, di quelli tutti tecnologici: tu ti siedi per fare i bisogni e hai accanto una tastiera piena di bottoni, ognuno per una funzione diversa: il getto di acqua che funge da bidet, regolabile a seconda se sei donna o uomo, il massaggio, e molto altro (pensate a quello che volete).
Ma, mi sono detta, a parte gli arabi che non si possono toccare le parti intime e quindi questo prodotto tornerebbe loro utile, chi diavolo compra un water del genere? 
Esattamente come per quel water ora mi chiedo: chi compra una borsa del genere?

Cambiando discorso, quest'anno vanno di moda i bikers boots. 
Io, giusto per non rischiare di farmeli mancare, ho optato per questi:
E' un brand italiano, di Bologna, che in Italia non sta vendendo molto ma negli States ha spopolato.
Ecco il link

venerdì 12 novembre 2010

Fashion post

Questa è la mise che ho scelto. Il vestito indossato è tutta un'altra cosa :)
Ovviamente non ho nessuna intenzione di dirvi in che occasione lo indosserò.
Per le indecise croniche Tara Jarmon è sempre una sicurezza.
I sandali neri con plateau di Gucci invece vanno benissimo anche per le decise :))

mercoledì 10 novembre 2010

Mix dagli States

Una volta, quando si andava negli Stati Uniti, si potevano comprare vestiti o oggetti che in Italia non trovavi. Piccolissime soddisfazioni mettere ai piedi un modello di scarpe o indossare una felpa che qui non aveva nessuno...
Senza andare tanto lontano, mi ricordo che negli anni 90 alcuni miei amici liguri si esaltavano come matti   perché andavano in Francia a comprare il modello di Adidas Stan Smith blu e bianco; in Italia trovavi solo il modello verde e bianco.
Ora non  è più così. Ovunque trovi (quasi) tutto.
L'anno scorso ha aperto a Milano lo store dell' Abercrombie ed ha avuto da subito un enorme successo. Un pò perché l'abbigliamento casual-lifestyle piace, un po' per i commessi modelli e modelle che attirano l'attenzione di molti...


Entro novembre aprirà, sempre a Milano, in Corso Vittorio Emanuele, lo store di Gap (finalmente!) inaugurando l'arrivo in Italia con pezzi limitati della collezione donna disegnati da Valentino. Per tutte le mamme: l'abbigliamento dedicato ai bimbi é il migliore!
Entro dicembre invece, accanto allo store di Gap, aprirà quello di Banana Republic, un altro brand simbolo  statunitense di abbigliamento di buona qualità, con prezzi accessibili.
Infine, sempre a dicembre arriverà a Milano anche Starbucks, la catena americana di caffetteria/pasticceria molto in voga nelle grandi metropoli.
Da esperta quale sono in fatto di cappuccino, non é difficile trovarne di buoni nei bar qui intorno, al solito prezzo di 1,20/1,30 euro.
Per cui entrerò da Starbucks solo per provare il famoso frappuccino, evitando con cura il cappuccino da 3,00 euro.


Nota dell'architetto : lo store Abercrombie é situato nello storico palazzo Ferrania costruito da Giò Ponti nel 1939 e restaurato recentemente dallo Studio Asti.

domenica 7 novembre 2010

Bar Boon Band

Ieri sera sono andata a una festa organizzata dai volontari di S.o.S, dove hanno suonato e cantato tra l'altro anche alcune canzoni di De André . Gente piacevole, semplice, musica bella.
Essendo sempre attratta dall' alternativo, sono rimasta colpita dal batterista della Bar Boon Band (Band che si esibisce per i clochard e con i clochard), il quale si é presentato al ritrovo con la batteria chiusa in un trolley rigido del 1990. Non ci volevo credere. Ma una volta tirati fuori tutti i pezzi e montati tra di loro, é uscita una vera e propria batteria dove, il trolley rigido fungeva da grancassa. Il risultato é stato ottimo.
Niente complicazioni, niente strumenti sofisticati, solo voglia di suonare ovunque ce ne sia la possibilità...e allora, non c'è niente di meglio di un trolley :)

giovedì 4 novembre 2010

Con meticcio/senza meticcio

Ho iniziato scrivendo post che trattano argomenti impegnati (meticciato e multiculturalità), che non voglio abbandonare.
Ma il blog si chiama Mix e non vorrei essere monotematica... in pratica, voglio pubblicare quello che mi pare, che piaccia o no. E poi alla fine la vera essenza delle persone emerge sempre.
E' come quando provi a mangiare solo cose sane, poi all'improvviso, non si capisce come, passi davanti a un fast food e non resisti... 


martedì 2 novembre 2010

Mi(x)ss Asli

Ieri sera ho avuto il piacere di cenare con Asli e la sua splendida mamma.
Asli é nata a Milano e i suoi genitori sono eritrei . A cavallo di due culture differenti si cresce con un'apertura mentale notevole (interculturalità, vedi post precedente).
Ma c'é dell'altro. La ragazza ha evidentemente una marcia in più;  quando qualcosa non va in questo paese, dalla privatizzazione dell'acqua potabile alle malefatte di un premier spesso anticostituzionale, lei scende in piazza a manifestare.
Che sia da sola, con dieci o mille persone, lei si muove. E fa muovere gli altri.
Insomma, lotta nell'unico modo possibile per e far valere i suoi diritti ma anche i diritti di coloro che sono solo buoni a parlare o a subire.
Grazie allora.

lunedì 1 novembre 2010

Mix-Meticcio

Raimon Panikkar, il grande pensatore-ponte fra oriente e occidente, afferma che «l’apertura all’interculturalità è veramente sovversiva. Ci destabilizza, contesta convinzioni profondamente radicate che diamo per scontate, perché mai messe in discussione. Ci dice che la nostra visione del mondo e, quindi, il nostro stesso mondo, non è l’unico»